“l’Ordinanza n.9/12 emanata dal Sindaco di Trevignano Romano per vietare il transito di biciclette sul lungolago è un atto assurdo. Nei giorni in cui si celebra la giornata mondiale della bicicletta, nell’era in cui il mondo cerca di ridurre gli impatti ambientali soprattutto con la limitazione dell’uso di mezzi di locomozione a combustione e ancor di più su un territorio come il nostro che si presta ad essere vissuto con spostamenti in bici questo divieto, la cui violazione è sanzionata con multa da 25,00 a 200,00 euro è un vero e proprio sopruso civico. Tra l’altro l’assurdità sta nel fatto che proprio il nostro paese offre ai suoi turisti e ai numerosi ospiti, all’entrata del Paese un ottimo servizio di bike sharing gratuito curato da una Associazione Culturale senza scopo di lucro e già finanziato dalla Provincia di Roma, servizio che servirà a bene poco se gran parte del transito su luoghi non adibiti al passaggio di autovetture e dunque la passeggiata non è più fruibile dalle due ruote ecologiche. Inoltre è oramai noto che la Provincia di Roma ha espletato una procedura di gara pubblica europea per realizzare sul territorio del Lago di Bracciano una straordinaria opera per costruire la pista ciclabile che circonderà e collegherà i tre paesi che si affacciano sul lago. La maggioranza farebbe bene ad interrogarsi su quale indirizzo vuole dare al paese che amministra soprattutto sul tema del turismo che vuol dire sviluppo economico vista l’imminente apertura della stagione estiva, indirizzo che anche da questi piccoli grandi errori appare ogni giorno di più assente anzi inesistente. Il Gruppo Consiliare di Alleanza Democratica chiede l’immediato ritiro dell’ordinanza sindacale antibiciclette ed eventualmente una revisione del divieto circostanziato solo ed unicamente ad occasioni che oggettivamente rendono difficile il passaggio come ad esempio nelle giornate in cui sul lungolago si realizzano le mostre e fiere mercato, è quanto dichiara il Capogruppo Luca Galloni”
Per esperienza personale diretta (S. Margherita Ligure, Brescia, Desenzano e altri) posso dire che queste ordinanze sono normali, benché a prima vista antipatiche. Ribadiscono la destinazione d'uso di un'area, per l'appunto "pedonale", e ridanno priorità al pedone nella prevenzione dei rischi (non tutti conducono la bicicletta con la necessaria prudenza e in caso di incidente si aprono contenziosi complessi poiché manca la copertura assicurativa). Quanto detto è valido se l'ordinanza si riferisce a tutta la passeggiata e all'area del molo considerata marciapiede e non si estende alla normale rete viaria, questa sì che potrebbe essere riprogettata.
RispondiEliminaFonte documento ordinanza 09/12:
RispondiEliminahttp://www.facebook.com/photo.php?fbid=320839377986859&set=o.361477897231979&type=1&theater
Altre fonti: comune di S. Margherita Ligure
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